Gli Stati uniti provocarono la guerra del Golfo per imporre il loro dominio globale mentre collassava il blocco sovietico. Oggi però da un mondo unipolare si sta passando a uno multipolare.
Nel gennaio 1991, mentre finiva la guerra fredda, veniva scatenata nel Golfo la guerra più distruttiva.
La guerra del Golfo fu provocata da un preciso piano strategico degli Stati Uniti per trarre il massimo vantaggio dal collasso del blocco sovietico.
L’economista Peter Koenig descrive il piano che i Rockefeller, i Gates, i Rothschild stanno attuando, dietro la copertura delle misure anti-Covid, per imporre il dominio di una esigua minoranza sulla stragrande maggioranza.
Mentre il Tribunale di Londra negava a Julian Assange il rilascio su cauzione, rimandandolo nel carcere di Belmarsh –la “Guantanamo britannica”, la polizia arrestava pacifici dimostranti, anche anziani, che chiedevano la sua liberazione.