10/07/2020 Secondo il diritto chi si appresta a utilizzare un’innovazione tecnologica, che l’evidenza scientifica non è in grado di considerare innocua, l’onere di provare la non pericolosità sta a chi la vuole produrre.
Su questo principio si basa l’udienza di una causa civile urgente (art. 700 cpc) che si terrà a Torino il prossimo 13 luglio. La causa è stata intentata da alcuni genitori nel Comitato val Noce, nell’interesse dei loro figli, difesi dalla Cooperativa intergenerazionale Stefano Rodotà.
Nel cortile di un complesso scolastico del capoluogo piemontese, infatti, è stato eretto un sistema di antenne su un palo alto 25 metri, alla cui base si trova una cabina elettrica ad alta tensione posizionata a pochi centimetri dallo scivolo dei bimbi, sopra il quale si erge una struttura di rivelazione di elettromagnetismo. Il tutto è stato installato su mandato del Comune di Frossasco e di Torino, nonché da consorzi, compagnie telefoniche e giganti del web. “Lo scopo di questa causa - spiega il giurista Mattei - è proteggere le generazioni future contro i pericoli, medicamente accertati, dell’inquinamento elettromagnetico.
02/07/2020 In questi 40 anni la verità giuridico-processuale sulla strage di Ustica, del 27 giugno 1980, è sempre rimasta in secondo piano, quasi nascosta. Ad avere avuto risalto, infatti, sarebbe stata solo la verità mediatica, alla quale ha fatto eco la cinematografia.
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Sara Cunial descrive la nascita di R2020 ai microfoni di Byoblu: “Le polemiche non bastano a fermarci: la gente ha voglia di agire, siamo qui e ci dedichiamo una giornata per partire insieme”.
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