La costante pressione dei governi e di cosiddetti “esperti” sull’utilizzo delle app di tracking ci porta a fare una riflessione sul rapporto tra privacy, tecnologia ed emergenze sanitarie. In altre parole, fino a quanto si può rinunciare alla propria libertà e alla propria vita privata in nome dell’emergenza? E ancora, quanto le app da implementare sono realmente strumenti per mappare il diffondersi della pandemia (e cercare di contrastarla) e non invece delle forme di controllo capillare della popolazione? Si tratta di un problema etico di grande importanza. Così come lo è la volontà di sperimentare al più presto vaccini contro il virus. A questo proposito interviene ancora Roberto Burioni, che auspica di vaccinare e poi infettare giovani volontari, per velocizzare la produzione di un vaccino efficace contro il virus. Su #Byoblu24
Duemila anni fa c'era chi lavorava per unire i popoli e combatteva i soprusi, le ingiustizie, il potere e l'avidità del commercio finalizzato al profitto. Fu tradito dall'unico intellettuale del suo gruppo, tale Giuda. I cuori semplici sono spesso colpevolizzati. Viene loro imputato di non coglie...
Mentre le compagnie aeree si preparano ad affrontare la grande sfida di conversione alle misure post emergenza sanitaria, Alitalia si trova a gestire una situazione ancora più complessa. In crisi da molti anni, dopo commissariamenti, privatizzazioni e fusioni mancate, oggi la compagnia torna al c...
Secondo Giuseppe Conte il MES sarebbe stato approvato dal Governo Berlusconi 4 nel 2011, quello che vedeva i partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni far parte di quel governo. Niente di più falso! – a spiegarlo è l’avvocato Giuseppe Palma. Il MES – spiega Palma – è la conseguenza delle modific...