Si è presentato ai cittadini come l’avvocato del popolo, ma il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel gestire questa emergenza, sembra essersi dimenticato del Diritto e soprattutto che “le guarentigie costituzionali non si possono trattare come un inutile orpello”.
A ricordarglielo ci hanno pensato più di 200 colleghi che hanno deciso di scrivere una lettera al Presidente - avvocato. Un’idea partita dalle riflessioni di Fabrizio Arossa, del famoso studio legale Freshfields Bruckhaus Deringer LLP, e del giurista e professore di diritto privato Ugo Mattei.
Entrambi intervenuti su #Byoblu24 hanno voluto sottolineare come la lettera abbia una visione prima di tutto costruttiva: il loro obiettivo infatti è stato quello di evidenziare i gravi errori commessi durante la crisi, per evitare che si possano ripetere nelle fasi successive; a partire da quella attuale, e poi la fase 3, 4, 5 e così via. Perché come i medici devono sottostare al giuramento di Ippocrate così gli uomini di Diritto devono stare dalla parte della Giustizia. Trasparenza e contraddittorio, libertà di espressione, principio di proporzionalità, libertà di movimento, di iniziativa economica, non sono solo parole, ma Princìpi. E per questo nessuno sconto può esser fatto al Governo Conte né a quelli che verranno.
Questo il link alla lettera al Presidente del Consiglio: https://generazionifuture.org/bacheca/lettera_aperta.php
C'è una sfida a cui adesso nessuno si può sottrarre. E comincia da qui: https://go.byoblu.com/LiberiSempre
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di Cesare Sacchetti (Leggi e scarica i documenti: https://go.byoblu.com/DarioMusso)
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