Quattro ettari di verde, quattro ettari del Parco Nord tra il comune di Milano e Bresso saranno cancellati per essere sostituiti da una immensa vasca che dovrebbe contenere parte dell’esondazione del fiume Seveso, ormai puntualmente fuori dagli argini al primo acquazzone con conseguenze pesanti sulla zona nord di Milano. Gli abitanti di Bresso però chiedono di rivedere l’opera perché l’impatto ambientale è devastante e perché quella vasca ha senso solo se inserito all’interno di un più ampio progetto, ad oggi però fermo, con la realizzazione di altre 4 vasche di contenimento lungo il percorso del fiume. Noi di #Byoblu abbiamo raccolto le voci della gente, arrabbiata e delusa da una politica definita miope, non più in grado di ascoltare i cittadini e capire il territorio. E abbiamo anche ascoltato l’assessore all’Urbanistica del comune di Milano, ci ha spiegato il progetto e ci ha raccontato di una interlocuzione cercata e voluta ma che non pare abbia portato ad una scelta condivisa. Ma allora, è proprio questa la soluzione per mettere fine alle esondazioni del Seveso? Bastano le cosiddette “opere di compensazione”promesse dal comune di Milano per rimediare allo sfregio subito da uno dei parchi più belli della città?
24/08/2020 Il giornalista Fulvio Grimaldi commenta a trecentosessanta gradi la situazione attuale: il potere sempre più forte delle grandi piattaforme digitali, come Google, Amazon e Facebook, il numero crescente dei positivi asintomatici rilevati con il tampone (un test non affidabile) e present...
Il mondo ormai si divide in due: da una parte chi accende solo la TV e crede a tutto quello che ascolta a reti unificate, come se si trattasse di una verità rivelata; dall'altra chi vuole andare a fondo dietro ad ogni singola questione, dietro ad ogni singola frase, perché sa che i numeri ognuno ...
20/08/2020 #Byoblu intervista uno degli ultimi pensatori critici del nostro tempo, un intellettuale che paga con l'isolamento il coraggio di pensare altrimenti. In una lunga intervista diretta, graffiante e tagliente, come è nel suo stile, il giornalista Maurizio Blondet inizia col botto: per qua...