07/02/21 - La musica oggi ha dei nemici. E chi sono questi nemici? Alla domanda risponde su #Byoblu24 il critico musicale e cantautore Antonello Cresti che analizza il dietro le quinte di un Sistema che utilizza la musica come medium privilegiato per imporre la sua ideologia. L’ideologia dell’omologazione, così la definisce Cresti.
“È accaduto anche in altre epoche, soprattutto durante i totalitarismi, che la musica diventasse ‘megafono di propaganda’ ma dietro c’era pur sempre una certa idea del bello, condivisibile o meno” - spiega il critico musicale - “oggi invece nell’era del totalitarismo soft, non esiste nessuna idea del bello, anzi quella di oggi è l’epoca dell’antiestetica e della mediocrità”.
Con Antonello Cresti scopriamo allora quando sia iniziata questa degenerazione e cosa si cela dietro un certo tipo di musica e personaggi presentati come trasgressivi, ma che di trasgressivo hanno ben poco. Personaggi ai quali il potere assegna il compito di veicolare messaggi che rafforzano le posizioni delle élite dominanti. Per arrivare anche al capitolo Sanremo e allo scontro fra artisti di serie A e di serie B.
Nonostante il periodo che stiamo vivendo sia poco incline alla riflessione e si dimostri sempre più piatto c’è ancora la possibilità di coltivare ed esercitare quello che Cresti definisce “ascolto attivo”.
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